Il maestro Ravi (Ravindra) Shankar è morto a San Diego all’età di 92 anni. E’ deceduto al La Jolla’s Scripps Memorial Hospital dopo che era stato ricoverato per problemi respiratori. Il “godfather della world music” come lo descrisse una volta George Harrison con il quale aveva organizzato nel 1971 il “Concert for Bangladesh”. Shankar qualche anno prima aveva partecipato ai festival di Monterey e Woodstock, diventando un’autentica celebrità, ambasciatore della musica indiana nel mondo. Nato nel Varanasi, aveva iniziato a studiare il sitar nel 1938, tre Grammy Awards vinti, una colonna sonora passata alla storia (quella di “Gandhi”) e centinaia di collaborazioni. Ravi Shankar lascia la moglie e due figli, il sitar player Anoushka Shankar e la cantante Norah Jones avuta dalla relazione con la promoter americana Sue Jones.
Quando si visita qualsiasi sito Web, questo può memorizzare o recuperare informazioni sul tuo browser, in gran parte sotto forma di cookie. Queste informazioni potrebbero essere su di te, le tue preferenze o il tuo dispositivo e sono utilizzate in gran parte per far funzionare il sito secondo le tue aspettative. Le informazioni di solito non ti identificano direttamente, ma possono fornire un’esperienza Web più personalizzata. Poiché rispettiamo il tuo diritto alla privacy, è possibile scegliere di non consentire alcuni tipi di cookie. Clicca sulle intestazioni delle diverse categorie per saperne di più e modificare le impostazioni predefinite. Tuttavia, il bloccaggio di alcuni tipi di cookie può avere impatto sulla tua esperienza del sito e dei servizi che siamo in grado di offrire.