Non capita così spesso di festeggiare un compleanno con il numero fisso a 69. Solitamente preferisco celebrare la “cifra tonda”, che segna un traguardo raggiunto, che fa sicuramente più “scena”, che probabilmente simboleggia qualcosa di importante, di molto importante. Ma converrete con me che David Bowie rappresenta (da sempre) un’eccezione. Il più grande e incredibile artista vivente nasce l’8 gennaio 1947 al 40 di Stansfield Road a Brixton. Oltre mezzo secolo di letteratura, di scrittura, di musica, di arte, di profonda influenza nel costume e nella società, nella moda e nello stile. Un’icona senza precedenti, David Robert Jones non ha infatti intaccato il magnetismo che lo contraddistingue fin dagli esordi che per convenienza discografica (ordine mentale) datiamo al 1 giugno 1967, anno in cui viene pubblicato il debutto su Deram ‘David Bowie’. Impossibile scrivere ancora di questo gigante. Negli anni si sono susseguiti (con successo) fiumi di libri, di testi (alcuni realmente sacri), di analisi e tributi, tomi fotografici e antologie. Per non parlare della sezione “legacy and influence” che lo colloca alla testa dei pionieri, degli artisti seminali, dei nomi senza tempo. Il biografo Thomas Forget sintetizza così la grandezza: “Because he has succeeded in so many different styles of music, it is almost impossible to find a popular artist today that has not been influenced by David Bowie”. Impossibile appunto. Pensare anche lontanamente di tracciare una mappa delle correlazioni musicali. Impossibile tutto. Soprattutto alla luce di un presente che lo vede ancora splendido protagonista con un nuovo album miracoloso, commovente, straordinariamente ambizioso e complesso. Credetemi non c’è enfasi in queste parole che scrivo a cuore aperto, c’è solo un grande rispetto verso un artista che ha rappresentato tanto nella mia crescita personale e professionale, un’autentica moral guidance. Perchè non è solo un fatto di semplice quanto dopotutto inutile collezionismo, non è una dimostrazione di possedere o aver posseduto, non ritorna utile fare il gioco delle figurine mancanti, si tratta di aver avuto da questo lungo incontro l’anima arricchita. Una rarità. Sono davvero pochi gli artisti che possono permettersi simile dono. David Bowie è uno di questi. Il compleanno numero 69 è allora ancora più esclusivo perchè il ragazzo inglese ci regala il suo album numero 28. ‘Blackstar’ o solo con la stellina nera, sul quale tutto è già stato detto e scritto. Ci asteniamo perciò da analisi snob che hanno il solo/solito intento di fare banale dimostrazione di erudizione storiografica copia-incollata chissà dove. David Bowie va piuttosto “vissuto”. Per questo di seguito ho compilato una lista di 69 canzoni (ideali candeline da spegnere tutti assieme, in ordine alfabetico e linkate) che hanno un posto speciale nei ricordi di una vita. 69 brani che affrescano in maniera assolutamente personale (non è – sia chiaro – un best of) il percorso della stella più grande. Happy birthday Signor Bowie. Con affetto Emanuele Tamagnini.
- Absolute Beginners
- All The Young Dudes
- Andy Warhol
- As The World Falls Down
- Ashes To Ashes
- Be My Wife
- Because You Are Young
- A Better Future
- The Bewlay Brothers
- Blackstar
- Black Tie White Noise
- Blue Jean
- Cat People (Putting Out Fire)
- Changes
- China Girl
- Cygnet Committee
- Dead Man Walking
- Dollar Days
- Drive In Saturday
- Fame
- Five Years
- Glass Spider
- Hallo Spaceboy
- Heroes
- I’m Afraid Of Americans
- I’ve Been Waiting For You
- The Jean Genie
- Kooks
- Lady Grinning Soul
- Let Me Sleep Beside You
- Let’s Dance
- Life On Mars?
- Little Wonder
- Liza Jane
- Love You Till Tuesday
- The Man Who Sold The World
- Moonage Daydream
- New Killer Star
- Oh! You Pretty Things
- Outside
- Rebel Rebel
- Rock’n’Roll Suicide
- Sell Me A Coat
- Seven
- Silly Boy Blue
- Slip Away
- Sound And Vision
- Space Oddity
- Starman
- The Stars (Are Out Tonight)
- Station To Station
- Suffragette City
- Teenage Wildlife
- This Is Not America
- Thursday’s Child
- Tumble And Twirl
- Under Pressure
- Up The Hills Backwards
- Velvet Goldmine
- Volare
- Warszawa
- We Are The Dead
- When I Live My Dream
- Where Are We Now?
- White Light / White Heat
- Word On A Wing
- You Belong In Rock’n’Roll
- Zeroes
- Ziggy Stardust